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Fiorano Modenese “ Là dove c’era l’erba….”

Oggi sembra impossibile immaginarlo, eppure Fiorano nel 600 e 700 era un ameno luogo di villeggiatura. Tuttavia, anche se il paesaggio del XVIII secolo non c’è più, i motivi per una gita in questa zona della Ceramic Valley, non mancano.


Là dove stava una sorta di paradiso terrestre, emerge una selva di capannoni, di stabilimenti con i “camin che fumano” e immensi piazzali stracolmi di piastrelle. E’ il regno dell’industria ceramica, conosciuta in tutto il mondo e che ha determinato una profonda trasformazione sia nel tessuto produttivo, sia in quello urbanistico. Anche la Ferrari ha contribuito a modificare il paesaggio con la costruzione, negli anni 50, del circuito di prova delle vetture da corsa.


Nel tempio delle rosse

Gli antichi agglomerati di Fiorano (Florianus) e della vicina Spezzano (Peccianus), sorgevano lungo il tracciato dell’antica via Claudia, oggi occupato dalla comunale per Maranello. Provenendo da Vignola lungo la pedemontana la prima tappa è proprio il paese della Ferrari, con il museo ad essa dedicato. Facile da raggiungere grazie alla precisa segnaletica, questa peculiare galleria (è uno dei tasselli del circuito dei musei della Motor Valley), dedicata al mito del Cavallino Rampante, merita senz’altro una visita. Il museo è organizzato su quattro aree tematiche: la Formula Uno, le vetture Sport, Sport-Prototipo e le vetture Granturismo. L’esposizione è alquanto dinamica poiché rinnova spesso le mostre temporanee di vetture grazie alla collaborazione con altri musei e con collezionisti di tutto il mondo. Da qualche anno il museo è stato arricchito con la nuova Sala delle Vittorie che mette in luce i successi della Scuderia dal 1998 al 2008. Per il divertimento dei visitatori non mancano i simulatori di guida.


Il castello di Spezzano

Da Maranello, continuando sulla vecchia strada (non entrate in tangenziale) si arriva a Spezzano e da qui si seguono le indicazioni per il castello e per le Salse di Nirano.

Nella valle del torrente Fossa dove le colline cominciano a gonfiarsi in un tripudio di campi coltivati, macchie verdi e grigiastri calanchi, ci si trova d’incanto in un altro mondo. Il castello è lassù accoccolato su un poggio e celato dalle fronde d’ippocastani, cedri, tigli, abeti e cipressi che popolano il bellissimo parco che lo circonda. Dal parcheggio, una breve e suggestiva scalinata conduce al cospetto del ponte levatoio. Se in un tempo lontano in questo luogo silente, i rumori che provenivano dalla pianura erano provocati dalle soldataglie di un tal Passerino Bonaccolsi, prepotente ghibellino modenese che terrorizzava le popolazioni della zona, ora, dal sordo brontolio proveniente dalla pulsante area industriale, sale potente l’urlo delle “rosse” che sfrecciano sul circuito di prova di Fiorano.

Il castello di Spezzano, presenta forme rinascimentali, ha un cortile interno impreziosito da un armonioso portico a cinque arcate e dopo una lunga opera di restauro, è tornato all’antico splendore. L’interno del castello è un susseguirsi di sale affrescate magnificamente. Da non perdere nella sala delle Vedute, le cinquantasette scene che rappresentano i possedimenti dei Pio di Savoia, mentre nella Galleria delle Battaglie si ammirano le pregevoli decorazioni che ritraggono Alfonso I d’Este nel fulgore delle sue imprese militari. Altre sale del castello ospitano il singolare museo della ceramica, una sorta d’excursus nelle varie epoche delle diverse tecniche di produzione.


Le salse di Nirano (Riserva naturale)

Il territorio compreso fra i torrenti Fossa e Chianca offre un paesaggio costituito da dolci colline dove i boschi si alternano a campi coltivati e alle ombre scure di spettacolari calanchi. I “camin che fumano” sono ancora a un tiro di schioppo, eppure qui ci si sente proiettati in un’altra dimensione. La riserva è senza dubbio un luogo di grande fascino dove appropriati interventi pubblici nel rispetto dei concetti di ecocompatibilità ambientale, hanno determinato una fruibilità davvero invidiabile. Sentieri attrezzati di varia lunghezza che raggiungono i siti più significativi, un centro visita, punti sosta dotati di pannelli informativi e un parcheggio ben inserito nell’ambiente ne agevolano la scoperta. La zona più spettacolare della riserva è quella centrale, una sorta di arioso anfiteatro naturale, dove tra ciuffi di bosco, specchi d’acqua e affioramenti calanchivi, spuntano le chiazze grigie delle salse. I gorgoglianti protagonisti della scena sono loro, i vulcanetti dall’aspetto lunare che in alcuni casi s'innalzano di alcuni metri e hanno origine da emissioni d’idrocarburi e fanghi. Un importante fenomeno geologico che ha suscitato l’interesse di studiosi di tutta Europa proprio per la sua singolarità. In questa zona, se è l’ora giusta, è irrinunciabile l’incontro con la cucina tipica, magari alla trattoria da Guido per gustare gnocco e tigelle e un buon bicchiere di brioso lambrusco.

Fiorano

Si ritorna a Spezzano, dove s’imbocca di nuovo la pedemontana in direzione di Fiorano. Dopo poco più di un chilometro non sfuggono allo sguardo le maestose sagome delle cupole del Santuario della Beata Vergine del Castello che sorvegliano dall’alto di un poggio il centro storico del paese. La basilica, iniziata nel 1634 su disegno dell’architetto romano Bartolomeo Avanzini, è un maestoso edificio a pianta greca che conserva all’interno opere di artisti della corte estense fra i quali, Sigismondo Caula e Tommaso Costa. A testimonianza della devozione popolare alla Madonna, oltre all’affresco del XV secolo raffigurante la Beata Vergine visibile dietro l’altar maggiore, esiste un percorso con esposizione di numerosi e preziosi ex voto.


SUGGERIMENTI DI VIAGGIO


Museo Ferrari Maranello: via Alfredo Dino Ferrari, 43 – tel 0536949713 https://musei.ferrari.com/it/maranello - orari visite 9,30/18 - Comune di Fiorano: sito internet www.fiorano.it - Castello di Spezzano : tel. 0536 845064 (negli orari di apertura). www.visitmodena.it .

Orari d’apertura : dal 3 maggio al 19 ottobre (sabato e domenica dalle 15 alle 19) dal 25 ottobre al 30 novembre (sabato e domenica dalle 15 alle 18). L’ingresso è gratuito sia alle sale del castello che al museo della ceramica. Per le visite guidate, anche nei giorni di chiusura al pubblico, telefonare allo 0536 833412. Salse di Nirano: www.comune.fiorano-modenese.mo.it/salse1.html - centro visite Ca’ Tassi – via Rio Salse II Tronco, n.7 – tel.0536 921214 (il centro visite è aperto il sabato pomeriggio e la domenica e rimane chiuso nei mesi di gennaio, agosto e dicembre).



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