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La Sicurezza Stradale: un impegno che prosegue anche nel 2018!

La sicurezza nella circolazione stradale è sempre un obiettivo prioritario dell’Automobile Club di Bologna e dell’intera federazione ACI, alla quale l’art. 230 del Codice della Strada attribuisce un ruolo non secondario proprio ai fini dell’educazione stradale.


Per questo obiettivo il Consiglio del nostro Automobile Club ha deciso di confermare anche per il 2018 le proprie iniziative destinati all’educazione stradale nelle scuole, da svolgere in collaborazione con il Provveditorato agli studi e le singole direzioni didattiche: in primis le già collaudate “#Staisobrio” e “Karting in piazza”, alle quali cercheremo anzi di assicurare la maggiore estensione possibile.


Nella stessa linea abbiamo recentemente aderito al Progetto integrato “Fair Play” dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna, finalizzato a sollecitare a tutti gli utenti della strada, di ogni categoria, la coscienza che nel convulso muoversi quotidiano e nel rapporto con gli altri è sempre più necessario osservare non solo le norme del Codice della Strada, ma anche le normali regole di convivenza civile e di buona educazione; abbiamo inoltre partecipato alla redazione del Protocollo d’intesa degli A.C. dell’Emilia-Romagna con gli Assessorati Regionali alle politiche per la salute ed ai trasporti per “rafforzare, promuovere e sviluppare azioni idonee ad accrescere la cultura della sicurezza stradale e dell’educazione ad una mobilità sicura, consapevole e sostenibile”, di cui è in imminente la definitiva approvazione.


Naturalmente per lo stesso obiettivo l’ACI, ed a livello internazionale la Fédération Internazionale de l’Automobile - di cui l’ACI è parte - si stanno impegnando anche per ottenere a livello normativo, soprattutto europeo, di rendere obbligatori per i costruttori di automobili l’adozione di serie in tutte le autovetture dei più moderni sistemi di sicurezza, quali il freno automatico di emergenza.


Tutto ciò resta però inutile se da parte degli utenti della strada non si radica la coscienza e la volontà di accedere a comportamenti di maggior prudenza nell’uso dei loro strumenti di mobilità, qualunque essi siano: automobili, ma anche moto e biciclette.

In prima linea tra i comportamenti da rivedere vi è indubbiamente l’uso non responsabile dei telefoni cellulari, che durante la guida dovrebbero invece essere sempre dimenticati rappresentando da tempo la principale causa degli incidenti stradali dovuti alla distrazione: che, secondo i dati della Polizia stradale, sono purtroppo incrementati di circa il 20 per cento nel primo semestre di quest’anno.


E’ del resto negativamente significativo, e molto preoccupante, che nonostante i ripetuti appelli diffusi da più voci, ed in particolare dall’ACI, per evitare l’uso dei cellulari, recentissimi dati emersi da un’indagine condotta nell’area metropolitana di Milano dalla società Eupolis per conto della Regione Lombardia confermino che “il 40 per cento di chi guida un’auto, quasi il 50 per cento [!] di chi va in bicicletta ed il 10 di chi si muove in scuter utilizza lo smartphone durante la guida”, con conseguenze spesso molto gravi in termini di incidentalità stradale, e quindi di morti e di feriti.

Dobbiamo, pertanto, condividere l’auspicio espresso da più voci che possa concretizzarsi presto un intervento del legislatore per una disciplina più ristrettiva su questa materia, rimasta sostanzialmente immutata, nonostante le aspettative dei mesi scorsi, anche dopo l’ultimo (modesto) intervento di riforma del Codice della Strada del luglio 2017.

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